Note di Vino

Un'idea   estemporanea. Un progetto per il futuro. D'altronde Umbria Wine Club vive con gli eventi e le circostanze del territorio.
Narni è la vera porta dell'Umbria e ne racchiude la bellezza e il fascino: la città medievale tra Rocca, cattedrale e scorci incantati; le gole del Nera e la natura selvaggia; gli splendidi paesaggi e la vista sulla conca ternana e i monti circostanti, la spiritualità francescana, le meraviglie sotterranee, la cultura e l'arte...


Da nove anni Narni è sede del Narnia Festival, uno degli appuntanti più interessanti ed innovativi del panorama artistico italiano.
Quest'anno l'edizione è stata davvero speciale: l'incertezza della pandemia; la mancata presenza di ospiti concertisti ed allievi internazionali; le restrizioni agli spettacoli... Ma la passione e la tenacia degli organizzatori ha fatto il miracolo: il Narnia Festival non si è fermato, anzi è stato il primo evento musicale in Umbria dopo il lockdown.
Noi non potevamo mancare! Abbiamo organizzato, in poche ore, un appuntamento che possiamo considerare un emblema della nostra associazione.


Una visita guidata al Museo di Palazzo Eroli, dove abbiamo ammirato, accanto ai capolavori del Ghrilandaio e di Benozzo Gozzoli, la splendida mostra “Made in Umbria - Arti e mestieri: dialoghi e fatti tra memorie e sperimentazioni” allestita da ArteM; accompagnati da Franco Profili abbiamo ammirato la straordinaria lavorazione e trasformazione del linoleum.


Il trasferimento al Fondaco di Narni ha rappresentato il clou del nostro appuntamento. Si sono esibiti in una improvvisata e vivace street music molti ragazzi e concertisti del Narnia Festival, grazie al contributo della direttrice artistica Cristiana Pegoraro e del direttore musicale, maestro Lorenzo Porzio.


La musica ha fatto da sfondo alla presentazione dei vini biologici narnesi della Cantina di Leonardo Bussoletti, presente all'evento, con un ricercato abbinamento di prodotti locali a cura del Fondaco.
Il fresco grechetto “Colle Ozio”, un raffinato mix delle tipologie Orvietano e Todino, una vera scoperta. Soprattutto l'indiscusso “re del terroir”: il Ciliegiolo di Narni IGT! Nella versione “classica” - ideale per salumi e formaggi semi stagionati della Valnerina - e il nuovissimo rosato: vino di grande personalità e dalle mille sfumature, morbido ed equilibrato.


Un esperimento che dovrà trasformarsi in un'esperienza da rinnovare anno per anno.