ENOTURISMO | TRA NORMATIVA ED ESPERIENZE APPLICATIVE

Sabato 19 settembre 2020 Umbria Wine Club ha partecipato al webinar dal titolo "Enoturismo: Tra normativa ed esperienze applicative" curato dall'Osservatorio del Diritto agroalimentare e vitivinicolo - delegazione dell'Umbria, in collaborazione con la rivista Avvocati e con la nostra associazione.

L'enoturismo è in forte crescita in tutta Italia e rappresenta un settore in grande espansione anche nella nostra regione. Un settore, come affermato dalla prof.ssa Roberta Garibaldi, presidente dell'Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, che l'UNWTO, l'agenzia delle Nazioni Unite per il turismo, include tra le forme di turismo culturale che sostiene fortemente le economie rurali e che quindi ne permette la preservazione e la valorizzazione.

Per l'Umbria, tuttavia, il percorso verso lo sviluppo di una vera e propria filiera enoturistica è ancora in salita. Come ha fatto presente la dott.ssa Cinzia Tardioli, presidente del gruppo giovani imprenditori Confindustria Umbria, secondo il rapporto sul turismo del Vino in Italia dell'associazione nazionale Città del Vino, soltanto l'1 per cento degli enoturisti ha indicato l'Umbria come la regione più attrattiva dal punto di vista enoturistico, con una enorme differenza rispetto alla vicina Toscana, scelta invece dal 48 per cento degli intervistati. L'enoturismo si conferma dunque un mercato dalle grandissime potenzialità non solo per il settore turistico ma anche per tutta la filiera manifatturiera, dalla moda all'agroalimentare fino all'artigianato artistico.
Un primo passo verso un maggiore riconoscimento e valorizzazione dell'enoturismo è sicuramente la recente approvazione del Disciplinare regionale per l'esercizio dell'attività enoturistica, che recepisce e dà attuazione alla legge 205 del 2017 e che risponde alla necessità per l'enoturismo umbro non solo di attrezzarsi per competere con i mercati nazionali e internazionali ma anche, cosa ancor più importante, di intercettare un turismo di qualità, come sottolineato da Roberto Morroni, assessore alle politiche agricole e agroalimentari ed alla tutela e valorizzazione ambientale dell'Umbria.

Le tante realtà già esistenti sul territorio come consorzi, associazioni di categoria, città del vino e strade del vino, solo per citarne alcune, possono certamente contribuire allo sviluppo delle aree interne se, come afferma Gian Luigi Maravalle, sindaco di Ficulle e titolare della cantina Vitalonga, si creano alleanze e sinergie a tutti i livelli. Questo, continua Maravalle, permetterebbe all'Umbria di sviluppare un nuovo modello di turismo e di migliorare la nostra offerta senza rincorrere le realtà vicine più virtuose. Fare rete è condizione necessaria per raccontare il territorio nel suo insieme e creare quindi un valore aggiunto fondamentale per la nostra regione, sottolinea Marta Cotarella, fondatrice della scuola di alta formazione di sala Intrecci. Un racconto che parla di territori e di persone, soprattutto di giovani che, da una parte, sentono il desiderio di tornare alle origini e di portare avanti le tradizioni di famiglia, e dall'altra capiscono che la sfida principale del settore è quella della comunicazione, come affermato da Andrea Ciappi dell'agriturismo Casa alle Vacche di San Gimignano.
 
Insomma, il terroir come insieme di arte, storia, cultura, territorio e paesaggio è e deve essere sempre più al centro dello sviluppo enoturistico umbro. Uno sviluppo che noi di Umbria Wine Club, insieme ad altre realtà come ODAV, abbiamo messo fin dall'inizio al centro della nostra missione e delle nostre attività.